L’otoplastica è l’intervento che corregge il cosiddetto difetto delle orecchie a sventola o ad ansa, ovvero troppo sporgenti, un inestetismo molto sofferto fin dall’infanzia e che spesso condiziona rapporti sociali e abitudini di chi ne è affetto.
Capita di frequente di raccogliere le lamentele di genitori preoccupati per le prese in giro da parte dei compagni di scuola dei propri figli, o di giovani donne che non hanno mai legato i capelli o ancora di ragazzi che non tagliano i capelli per nascondere le orecchie troppo sporgenti.
Fortunatamente esistono innumerevoli tecniche per far fronte alle caratteristiche anatomiche e alle esigenze del paziente. Possono essere corretti difetti della parte alta o antelice, della parte bassa o conca, oppure di entrambe le sezioni. Una visita accurata e una corretta diagnosi sono fondamentali al fine di programmare l’intervento più corretto.
L’operazione di otoplastica può essere svolta a partire dagli 8 anni. È sufficiente un’anestesia locale con dimissioni entro un paio d’ore dall’intervento.
Si pratica un’incisione di circa 3 cm dietro al padiglione auricolare, poi si indeboliscono e rimodellano le cartilagini al fine di ottenere la forma desiderata. Infine, si fissa il tutto con dei punti a permanenza.
Dopo l’otoplastica si ha un modesto dolore che si attenua in un paio di giorni. È necessario indossare una fascia elastica di contenimento per le prime 2 settimane.
Il ritorno al sociale dopo l’intervento di otoplastica avviene entro 2-3 giorni, mentre lo sport può esser ripreso dopo 30 giorni.
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